Come fare ricorso per una Multa dalla PEC alla Raccomandata


Come fare ricorso per una Multa dalla PEC alla Raccomandata
Alessandra Caraffa

Quello del ricorso contro una multa ritenuta illegittima è un diritto dei cittadini e degli automobilisti italiani. Se si ritiene di aver ricevuto una contestazione infondata, infatti, ci si può opporre richiedendo l’annullamento del verbale. 

Nel corso degli ultimi mesi, in particolare, sono stati molti i casi di sanzioni comminate per motivi legati alle disposizioni anti-covid, come il mancato rispetto del coprifuoco.  Molte di queste sono state contestate e successivamente accolte da Prefetture e Giudici di Pace.

È quindi più che mai importante essere informati su come scrivere un ricorso per una multa, sia essa dovuta ad una presunta infrazione del codice della strada o alle norme anti-covid.

Fare ricorso per una multa: Prefetto, Giudice di Pace o autotutela?

Quando si riceve una multa si hanno generalmente due opzioni: pagare subito  l’ammenda oppure presentare ricorso, opponendosi alla contestazione. 

Val subito la pena ricordare che pagando la multa entro 5 giorni dalla data di notifica dell’atto si ha diritto ad una riduzione del 30% della sanzione. Se s’intende dunque pagare la multa, è buona prassi farlo nel giro di pochi giorni. 

Se si ritiene, invece, che la sanzione sia illegittima, si può fare ricorso al Giudice di Pace, al Prefetto o alla stessa Autorità che ha comminato la multa.

I ricorsi contro le multe possono essere di tre tipi:

  • ricorso in autotutela, da indirizzare all’ente che ha emesso la multa;
  • ricorso al Prefetto;
  • ricorso al Giudice di Pace.

Andiamo con ordine. Il ricorso in autotutela per multa è quello che il cittadino presenta direttamente all’ente notificatore, chiedendo un riesame dell’atto impugnato, entro 30 giorni dalla notifica della sanzione. Le multe ricevute dai vigili urbani vanno contestate al Comune, mentre quelle della polizia provinciale alla Provincia di riferimento. 

Se l’ente accoglie il ricorso la multa viene annullata; se invece il ricorso viene rigettato la sanzione iniziale raddoppia, con scadenza del pagamento a 30 giorni dalla notifica del rigetto. 

Il ricorso in autotutela non è sempre possibile: le infrazioni verbalizzate da Polizia di Stato, Carabinieri o Guardia di Finanza fanno infatti  riferimento alla Prefettura, per cui è al Prefetto che bisognerà richiedere l’estinzione della multa.

Il ricorso al Prefetto per una multa è forse il più comune per i casi di multe stradali e per quelli di ricorso per multa covid, e va presentato entro 60 giorni dalla notifica del verbale. Se il ricorso non viene accolto dal Prefetto, questi emette una nota di ingiunzione che impegna il ricorrente a pagare almeno il doppio della multa contestata. 

Il ricorso va inviato alla Prefettura del luogo in cui è avvenuta l’infrazione,  e non è necessario apporre bolli di alcun tipo. Se il Prefetto rigetta il ricorso, si può impugnare la sua decisione e rivolgersi infine al Giudice di Pace.

Il ricorso al Giudice di Pace per multa va presentato entro 30 giorni dalla notifica, ed ha un costo proporzionale all’entità della multa. Va infatti pagato un contributo unificato che va dai 43 euro per multe fino a 1033 euro fino a oltre 250 euro per ricorsi contro sanzioni superiori ai 5.000 euro.

Come scrivere il ricorso per una multa e come presentarlo all’autorità competente

Vediamo dunque come produrre ed inoltrare, una volta individuata l’autorità competente, un ricorso contro una multa ingiusta. 

Esistono online diversi facsimile di ricorso per multa in autotutela, ma si può procedere su carta bianca purché la richiesta includa i dati anagrafici del ricorrente, gli estremi del verbale contestato e la richiesta di annullamento - corredata dalle motivazioni del ricorrente. 

La stessa cosa vale per il ricorso multa al Prefetto: si può fare riferimento a un modello o modulo di ricorso per multa, oppure inviare una memoria in carta semplice che riporti:

  • i dati anagrafici del ricorrente;
  • gli estremi del verbale di contestazione;
  • l’indicazione dei motivi per cui si richiede l’annullamento della multa;
  • la richiesta esplicita di annullamento della sanzione;
  • gli estremi di contatto cui dare seguito al ricorso.

Il ricorso al Prefetto può essere presentato a mano, oppure può essere inviato tramite raccomandata A/R o PEC all’ufficio del Prefetto.

Nel caso di ricorso al Giudice di Pace, il ricorso deve essere corredato di codice fiscale del ricorrente e può essere inviato via raccomandata A/R, PEC oppure depositato presso la cancelleria del Giudice.

I fac simile di ricorso multa al Giudice di Pace non mancano, ed è in questo caso consigliabile l’uso di un modello pre-compilato, in quanto generalmente informato di un linguaggio e di una terminologia adeguati al contesto del Tribunale.

Va comunque sempre specificata la richiesta di annullamento del verbale e di sospensione dell’esecutività del provvedimento, o in via subordinata dell’applicazione del minimo edittale in caso di rigetto del ricorso. Andrà inoltre indicato in calce l’importo corrisposto come contributo unificato per il ricorso.

Al ricorso vanno sempre comunque allegati una fotocopia del documento d’identità del ricorrente e tutta la documentazione a supporto della propria decisione di opporsi alla sanzione, come scritti difensivi, foto, eventuali testimonianze, documenti probatori.

 

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