Diritto di Recesso: Cos’è, Come Funziona e Quando si Esercita


Diritto di Recesso: Cos’è, Come Funziona e Quando si Esercita
Alessandra Caraffa

Il diritto di recesso è il diritto del consumatore di sciogliere, entro 14 giorni dall’acquisto e a particolari condizioni, il contratto di acquisizione di un bene o di un servizio in maniera unilaterale, senza dover fornire spiegazioni ed essere obbligato a pagare penali.

Per consumatore si intende, come riporta il Codice del Consumo, “la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta”. 

Il diritto di recesso può essere invocato solamente qualora il contratto sia stato stipulato a distanza, ad esempio telefonicamente o tramite acquisto online, o fuori dai locali commerciali, ad esempio per strada o tramite porta a porta. Di conseguenza, non si applica se l’acquisto è avvenuto in un negozio, a prescindere o meno dalla presenza della merce richiesta nel momento in cui l’acquisto ha avuto luogo.

Con il diritto di recesso si intende tutelare il consumatore che, concludendo un contratto di acquisto senza aver avuto alcun contatto diretto con l’oggetto dell’acquisto, non ha potuto constatarne la qualità. In altre parole, si intende rafforzare la posizione della parte contraente nel caso in cui la mancata prova visiva della buona qualità del prodotto si configuri come fattore di svantaggio.

Cos’è il diritto di recesso e quando è possibile esercitarlo

Va subito chiarito un possibile malinteso: il diritto di recesso di cui si parla è quello sancito dal Codice del Consumo del 2005, e differisce dal diritto di recesso unilaterale previsto dal Codice Civile.

Quest’ultimo va infatti espressamente pattuito tra le parti di un contratto e, laddove necessario, può essere esercitato prima che l’accordo abbia avuto un principio di esecuzione, salvo  per quanto riguarda i contratti a esecuzione continuata o periodica. 

Il diritto di recesso previsto nel Codice del Consumo si applica invece a tutti i contratti riguardanti beni e servizi - con alcune eccezioni riportate in seguito - purché conclusi a distanza o fuori dai locali commerciali.

Il diritto di recesso è applicabile qualora il consumatore se ne avvalga entro 14 giorni dalla conclusione del contratto se si tratta di servizi, o dal momento in cui vi è il possesso fisico dei beni nel caso di contratti di vendita. 

In caso di acquisto di beni multipli ordinati dal consumatore mediante un solo ordine e consegnati separatamente, il tempo per esercitare il diritto di recesso inizia a partire dal momento in cui il consumatore entra in possesso dell’ultimo bene. 

Se vi è invece una consegna periodica di beni durante un periodo determinato di tempo, allora il diritto di recesso inizia a partire dalla consegna del primo acquisto della serie.

Qualora il consumatore si avvalga correttamente del diritto di recesso, avrà 14 giorni di tempo per spedire - a proprie spese - il prodotto acquistato. Tuttavia, è sempre consigliabile controllare se il venditore abbia previsto indicazioni diverse nelle condizioni generali di vendita, pubblicate nelle pagine web e sottoscritte dal consumatore al momento dell’ordine. 

Una volta ricevuto il prodotto, il venditore sarà tenuto a rimborsare i pagamenti eseguiti e legati alla vendita, senza addurre alcuna penalità e con le stesse modalità utilizzate dal consumatore per il pagamento del prodotto. E’ diritto del professionista però controllare l’integrità di quanto ricevuto, e chiedere al consumatore di rispondere economicamente di eventuali danni arrecati.

Diritto di recesso: le eccezioni

Il diritto di recesso, come accennato, conosce delle eccezioni. Come è ovvio, tale diritto non si applica nel caso in cui oggetto della vendita sia un bene deteriorabile o il cui uso sia legato ad igiene e salute. 

Esistono altri casi in cui non si può ricorrere al recesso, per esempio quando si parla di beni prodotti su misura o evidentemente personalizzati, oppure di merce sigillata. Di seguito alcuni casi più specifici in cui non è possibile appellarsi al diritto di recesso:

  • Contratti di servizi già prestati per intero, o per cui si sia richiesto un sopralluogo o una visita da parte del professionista per lavori di manutenzione o riparazione. Il diritto di recesso si applica comunque a beni e servizi supplementari forniti ed utilizzati oltre a quelli richiesti;
  • Prodotti audio-video quali supporti per la riproduzione e software in confezioni sigillate; 
  • Giornali e riviste;
  • Beni acquisiti tramite asta pubblica;
  • Noleggi, catering e servizi di ricezione turistica;
  • I servizi di streaming audio e video.

In casi come questi è bene dunque trattare l’acquisto con l massima cura, essendo il momento della compravendita l’unico in quale è possibile tutelare i propri diritti di consumatore.

Come esercitare il diritto di recesso

Arriviamo quindi a quella che probabilmente è la domanda fondamentale: come si esercita il diritto di recesso? Iniziamo col dire che non è necessario esibire fatture o scontrini, ma sarà considerata sufficiente una qualsiasi prova di acquisto. 

Il diritto di recesso può essere esercitato compilando il modulo previsto dall’allegato I, parte B, del Codice del Consumatore, o presentando una qualsiasi altra dichiarazione che renda esplicita la decisione di recedere dal contratto. A prescindere dalla scelta, la comunicazione andrà spedita tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al professionista. 

Il consumatore può inviare la comunicazione anche tramite telegramma, telex, posta elettronica e fax, ma sarà comunque tenuto a confermare - tramite l’invio della raccomandata con ricevuta di ritorno - entro le 48 ore successive.

All’interno della raccomandata andranno inserite le informazioni personali, quelle relative all’ordine e all’acquisto effettuati e la comunicazione di recedere dal contratto, con richiesta di ricevere quanto pagato entro 30 giorni.

Con il servizio di ufficiopostale.com è possibile inviare la raccomandata con ricevuta di ritorno direttamente dal computer, componendo il messaggio e allegando la documentazione necessaria per avvalersi del diritto di recesso. 

La raccomandata verrà stampata, piegata, imbustata ed affrancata secondo le norme vigenti, mentre verranno compilati sia il modulo di accettazione della raccomandata sia la cartolina di ritorno con i dati del mittente. 

Completato l’invio, il cliente riceverà una mail con la fattura e con la comunicazione dell’avvenuta presa in carico da parte di Poste Italiane. Il cliente potrà monitorare la raccomandata a 48 ore dalla spedizione e riceverà la cartolina di conferma, con data e firma del ricevente, entro 5-10 giorni lavorativi.

La raccomandata con ricevuta di ritorno è, ad oggi, l’unico strumento che consente di avvalersi del diritto di recesso senza rischiare sorprese.

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