Canone Rai pagato per errore, come avere il rimborso


Canone Rai pagato per errore, come avere il rimborso
Luca Scuriatti

Se nella bolletta elettrica avete pagato per errore anche il canone Rai per l’anno, avete diritto a chiedere il rimborso. Si tratta di un caso raro, ma di fatto può capitare che il canone tv sia stato pagato in bolletta anche nel caso in cui questo non fosse dovuto. È il caso per esempio di chi è in possesso dei requisiti per l’esenzione. La Legge di bilancio 2019 (L. 145/2018) ha prorogato per il 2019 e per gli anni a seguire sia l’importo del canone pari a 90 euro sia l’esonero per gli over 75 con reddito fino a 8.000 euro.

Se si è in possesso dei requisito per l’esenzione, è dunque necessario presentare apposito modulo all’Agenzia delle Entrate.

COME PRESENTARE RICHIESTA – L’istanza può essere presentata dal titolare dell’utenza elettrica, dai suoi eredi o dagli intermediari abilitati, con l’apposito modulo insieme a un documento di riconoscimento, con raccomandata al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1 di Torino, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.

CHI È ESONERATO DAL PAGAMENTO – Tra le informazioni più importanti da indicare nell’istanza vi sono i motivi per cui si chiede il rimborso:

•Perché il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è in possesso dei requisiti di esenzione di cui all’articolo 1, comma 132, L. 244/07, cioè i cittadini che hanno compiuto il 75° anno di età con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro. In questo caso deve essere stata presentata la dichiarazione sostitutiva.

•Perché il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è in possesso dei requisiti di esenzione per effetto di convenzioni internazionali (ad esempio, diplomatici e militari stranieri) ed è stata presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva.

•Perché il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica, e lui stesso o un altro componente della sua famiglia anagrafica ha pagato il canone anche con modalità diverse dall’addebito.

•Perché il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica e lo stesso canone è stato pagato anche mediante addebito sulle fatture relative a un’utenza elettrica intestata ad altro componente della stessa famiglia anagrafica. Attenzione: se è indicata la causale “codice 4”, occorre anche indicare il codice fiscale del familiare a cui è stato addebitato il canone e il periodo in cui sussistono i presupposti della richiesta, ossia l’appartenenza alla stessa famiglia anagrafica.

•Perché il richiedente ha presentato la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi da parte propria e dei componenti della sua famiglia anagrafica.

•Per altri motivi diversi dai precedenti. In questo caso è necessario esplicitarli sinteticamente.

COME AVVENGONO I RIMBORSI – I rimborsi sono effettuati dalle imprese elettriche mediante accredito sulla prima fattura utile, oppure con altre modalità, sempre che le stesse assicurino l’effettiva erogazione entro 45 giorni dalla ricezione, da parte delle stesse imprese elettriche, delle informazioni utili all’effettuazione del rimborso, trasmesse dall’Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui il rimborso da erogare a cura delle imprese elettriche non vada a buon fine, lo stesso sarà pagato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Con una semplice raccomandata puoi chiedere il rimborso del canone RAI

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